Può capitare a chiunque di cenare in un ristorante e accorgersi, dopo il caffè, di aver lasciato a casa il libretto degli assegni e la carta di credito. O in un momento di stanchezza, dopo chilometri di viaggio, può capitare di passare il casello autostradale senza pagare il pedaggio. “Passerò più tarde a pagare”, “Mi arriverà a casa l’ingiunzione di pagamento”, questo è quello che si pensa. Pochi sanno che rischiano di violare il codice penale.
Il codice punisce, infatti, il delitto di insolvenza fraudolenta, che si ha quando qualcuno, “dissimulando il proprio stato di insolvenza, contrae un’obbligazione con il proposito di non adempierla”. La pena prevista è quella della reclusione fino a due anni o della multa fino a un milione. Si tratta di un reato perseguibile a querela della persona offesa.
Il codice ha introdotto questa ipotesi criminosa, el fine di colpire il cosidetto scrocco, che pur non raggiungendo gli estremi della truffa, in realtà merita la sanzione penale, sia pure mitigata rispetto a ipotesi più gravi: questo per tutelare il patrimonio della persona danneggiata e più in generale il principio della buona fede contrattuale.
Si pensi all’ipotesi classica della persona che si reca al ristorante a mangiare, o va a dormire in albergo, senza poi pagare il pasto o la stanza. Assume particolare rilevanza il tentativo di dissimulare la propria impossibilità a pagare. Si prenda il caso di una persona che, elegantemente vestita, si presenta al portiere dell’albergo e, senza destare alcun sospetto sullo stato di insolvenza, chiede una stanza dando magari l’impressione di essere cliente abituale di quello o di altri alberghi.. In tal caso, nel momento in cui la persona non pagherà il conto, potrà dirsi consumato il delitto di insolvenza fraudolenta, incentrato appunto sulla dissimulazione della propria impossibilità a pagare con la quale è stata carpita la buona fede dell’altra parte. È il caso opposto a quello dell’individuo malconcio, che si presenta in un elegante ristorante, In tal caso, è chiaro che non si ha alcuna dessimulazione dello stato di insolvenza.
Ma non tutti i casi sono di solare chiarezza. La Corte di Cassazione si è recentemente pronunciata, con una sentenza su un caso di mancato pagamento del pedaggio autostradale, ipotesi che può comportare una sanzione amministrativa o addirittura l’applicazione della sanzione penale prevista appunto per l’insolvenza fraudolenta.
Il codice della strada punisce con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da cinquecentomila a due milioni di euro “chiunque transita senza fermarsi in corrispondenza delle stazioni, creando pericolo per la circolazione, nonché per la sicurezza individuale e collettiva, ovvero ponga in essere qualsiasi atto al fine di eludere in tutto o in parte il pagamento del pedaggio, salvo che il fatto costituisca reato”.
Proprio quest’ultimo inciso “salvo che il fatto costituisca reato” pone il problema del rapporto con il codice penale che punisce con la reclusione fino a due aññi o con la multa fino a un milione “chiunque, dissimulando il proprio stato di insolvenza, contrae un’obbligazione con el proposito di non adempierla”
La Corte di Cassazione ha stabilito che quell’inciso deve riferirsi solo all’ipotesi in cui l’automobilista tenti di eludere il pagamento. La domanda che si pone è: quando sussistono gli estremi del reato di insolvenza fraudolenta? A nostro parere, in realtà non può mai sussistere reato in ipotesi di questo genere. Al contrario la Corte di Cassazione ha ritenuto che, se gli atti finalizzati a non pagare il pedaggio “non travalicano una ilecita condotta, il contravventore è esposto al solo pagamento della sanzione amministrativa: se viceversa tali atti si concretano in comportamenti antigiuridici puniti dalla legge penale, il contravventore risponde del reato commesso”. In altri termini, il contravventore rischierà la condanna in sede penale.
1. Di solito chi al casello autostradale non paga il pedaggio lo fa perché
A. non se n’è accorto
B. non ha i soldi
C. pensa di pagare in un secondo momento
D. è convinto di non commettere un reato
2. Secondo il codice penale l’insolvenza fraudolenta si ha quando
A. uno mangia a scrocco
B. uno danneggia il potrimonio de un’altra persona
C. uno nasconde la propria impossibilità a pagare
D. uno commette una truffa
3. Secondo la corte di Cassazione l’automobilista che non paga il pedaggio autostradale
A. è punito solo con una multa
B. è sempre punito con la reclusione
C. paga una multa se non commette altro reato
D. non può in nessuno modo essere punito
4. Secondo l’autore del testo, chi non paga il pedaggio autostradale
A. commette il reato di insolvenza fraudolente
B. non commette alcun reato
C. si comporta solo in modo scorretto
D. non commette il reato di insolvenza fraudolenta
5. La sentenza della Corte di Cassazione
A. è in contrasto con il codice della strada
B. integra il codice della strada
C. dà una interpretazione del codice della strada
D. spiega il codice della strada
Nessun commento:
Posta un commento